Diritto Societario e Registro Imprese


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 26682 - pubb. 23/02/2022

Azione di responsabilità, sequestro conservativo e periculum in mora: rilevanza della condizione patrimoniale del debitore e condotte di rilevanza penale

Tribunale Firenze, 10 Gennaio 2022. Est. Grasselli.


Azione di responsabilità – Sequestro conservativo – Presupposti – Periculum in mora – Condotte rilevanti



Qualora, al fine di valutare la concessione di un sequestro conservativo, si accedesse all’interpretazione in base alla quale è sufficiente la scarsa possidenza patrimoniale del debitore, si perverrebbe al risultato, peraltro contrario al dettato normativo, di applicare automaticamente la misura del sequestro conservativo ogni qualvolta il debitore sia poco abbiente, quando invece è proprio la possibilità economica e la capacità di distrarla che la misura cautelare vuole tutelare.

Non vi è alcun rischio di dispersione della garanzia generica di cui all’art. 2740 c.c. nell’ipotesi in cui il debitore sia impossidente ab origine: in questo caso, la garanzia patrimoniale non è venuta meno, in quanto la sua consistenza è rimasta invariata sin dal momento in cui è sorto il credito e da sempre si è caratterizzata per la sua assenza: sin dall’inizio, il creditore sapeva di non poter far affidamento sulla consistenza patrimoniale del debitore.

Accedendo ad una visione dinamica del requisito del periculum in mora, devono essere valorizzati anche quegli elementi che, unitamente alla consistenza patrimoniale, possono anche solo far desumere che il debitore possa porre in essere atti volti a disperdere o anche solo a diminuire la sua garanzia generica, mediante atti distrattivi e depauperativi del patrimonio.

Tali atti possono trovare riscontro non solo in atteggiamenti realizzati dopo il sorgere del danno, ma si ritiene che possano trovare un sostegno indiziario anche nelle condotte tenute durante lo svolgimento della carica e che, in ipotesi, configurino fattispecie di tale rilevo da assumere anche rilevanza penale. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)


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